Calabria judaica - Sud ebraico

Calabria judaica ~ Sud ebraico
Storia, cultura e attualità ebraiche in Calabria
con uno sguardo al futuro e a tutto il Meridione

Secondo una leggenda, che attesta l'antica frequentazione orientale della nostra regione, Reggio fu fondata da Aschenez, pronipote di Noé.
La sinagoga del IV secolo, ricca di mosaici, di Bova Marina, è la più antica in Occidente dopo quella di Ostia Antica; a Reggio fu stampata la prima opera in ebraico con indicazione di data, il commento di Rashì alla Torah; Chayim Vital haQalavrezì, il calabrese, fu grande studioso di kabbalah, noto anche con l'acronimo Rachu.
Nel Medioevo moltissimi furono gli ebrei che si stabilirono in Calabria, aumentando fino alla cacciata all'inizio del XVI secolo; tornarono per pochi anni, richiamati dagli abitanti oppressi dai banchieri cristiani, ma furono definitivamente cacciati nel 1541, evento che non fu estraneo alla decadenza economica della Calabria, in particolare nel settore legato alla lavorazione della seta.
Dopo l’espulsione definitiva, gli ebrei (ufficialmente) sparirono, e tornarono temporaneamente nella triste circostanza dell’internamento a Ferramonti; oggi non vi sono che isolate presenze, ma d'estate la Riviera dei Cedri si riempie di rabbini che vengono a raccogliere i frutti per la celebrazione di Sukkot (la festa delle Capanne).
Questo blog è dedito in primo luogo allo studio della storia e della cultura ebraica in Calabria; a
ttraverso questo studio vuole concorrere, nei suoi limiti, alla rinascita dell'ebraismo calabrese; solidale con l'unica democrazia del Medio Oriente si propone come ponte di conoscenza e amicizia tra la nostra terra e Israele.

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martedì 20 novembre 2012

Sul convegno in memoria del professor Colafemmina


Riprendiamo dall’ultimo numero di Sullam (newsletter della Comunità ebraica di Napoli) l’intervento di uno dei relatori e organizzatori del Convegno di studi in memoria del professore Cesare Colafemmina, di cui avevamo parlato in precedenza.

Iniziative in memoria di Cesare Colafemmina
Giancarlo Lacerenza
Docente di Lingua e letteratura ebraica biblica e medievale presso il Centro di studi ebraici dell’Università Orientale di Napoli
Vicepresidente del Cerdem, Centro di ricerche e documentazione sull'ebraismo nel Mediterraneo "Cesare Colafemmina"

Dal 15 al 18 ottobre 2012 si è svolto fra Bari, Trani e Venosa un convegno internazionale di studi in memoria di Cesare Colafemmina, il grande studioso dell’ebraismo dell’Italia meridionale recentemente scomparso (vedi Sullam n. 98). Il convegno, intitolato “Gli Ebrei nell’Italia meridionale e nel Mediterra­neo dall’Età romana all’Alto Medioevo” e patrocinato dall’Università di Bari e dai Comuni di Trani e Venosa, ha visto la collaborazione delle Soprintendenze pugliesi e della Soprintendenza per i Beni archeologici della Basilicata, dell’ANAI-Sezione Puglia, del Centro di studi ebraici (L’Orientale, Napoli), dell’Associazione italiana per lo studio del giudaismo, e del Diaspora Research Institute (Tel Aviv).
Nel corso di una lunga e suggestiva cerimonia svoltasi il primo giorno nell’Aula Magna del Palazzo di Ateneo, a Bari, la figura e l’opera di Colafemmina sono state rievocate da testimonianze di docenti, storici e autorità accademiche. Quattro giorni d’intenso lavoro, con numerosi studiosi giunti appositamente da Italia, Israele, Germania, Stati Uniti, per presentare con generosità ed entusiasmo i risultati delle più recenti ricerche sulle testimonianze storiche, letterarie, archeologiche ed epigrafiche non solo dell’ebraismo meridionale, ma anche del suo contesto mediterraneo: fra gli altri, Steven Bowman (University of Cincinnati), Andrea Colella (Hochschule für Jüdische Studien, Heidelberg), Cosimo D’Angela (Università di Bari), Gideon Foerster (Hebrew University of Jerusalem), Joseph Geiger (Hebrew University of Jerusalem), Giorgio Gramegna (Sezione Ebraica Museo Diocesano, Trani), Oded Irshai (Hebrew University of Jerusalem), Giancarlo Lacerenza (Università L’Orientale, Napoli), Fabrizio Lelli (Università del Salento), Ariel Lewin (Università della Basilicata), Mariapina Mascolo (Soprintendenza archivistica per la Puglia), Samuel Rocca (Ariel University Center of Samaria), Eliodoro Savino (Università “Federico II”, Napoli), Lucio Troiani (Università di Pavia), Enrico Tromba (Università di Bologna - EPHE, Parigi). Hanno inoltre introdotto e coordinato le sessioni Albert Baumgarten (Bar Ilan University), Cosimo Damiano Fonseca (Accademia nazionale dei Lincei), Silvia Godelli (Assessorato al Mediterraneo, Regione Puglia), Maria Nardella (Soprintendenza Archivistica per la Puglia), Joseph Sievers (Pontificio istituto biblico, Roma).
A questa manifestazione internazionale, di cui è in preparazione il volume degli Atti, ha fatto seguito un altro importante riconoscimento all’opera di Colafemmina, con l’intitolazione a suo nome della sala conferenze del Palazzo De Mari, sede del Comune di Acquaviva delle Fonti. La cerimonia di dedicazione si è tenuta il 12 novembre 2012.

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